Raccolta R: di cosa si tratta?

Sono l’Architetto Marika Gheno, mi occupo di progettazione presso la Mardegan Fabio S.r.l. In questo articolo vi parlo della Raccolta R; una delle direttive riguardanti gli impianti di riscaldamento e acqua calda che richiedono denuncia all’INAIL tramite portale CIVA.

Cos’è la Raccolta R?

La raccolta R è l’applicativo del titolo II del DM. 1.12.75. Si tratta della regolamentazione tecnica da applicare agli impianti di riscaldamento ad acqua calda; nello specifico acqua calda sotto pressione con temperatura inferiore a 110°C e potenza complessiva al focolare maggiore di 35 Kw. Rientrano nella raccolta R anche scambiatori con fluido primario con temperatura superiore a 110°C, come vapore, acqua surriscaldata, olio diatermico, condense da vapore saturo e fumi.

Esclusioni

Questa direttiva riguarda impianti nuovi o da modificare, ma nel caso di modifiche, l’esistente deve già essere stato denunciato e deve avere il suo libretto e la matricola; in pratica impianti esistenti alla data di entrata in vigore del DM 1.12.75 non possono più essere denunciati.

Sono inoltre esclusi i generatori di calore facenti parte di insiemi certificati PED, e quelli che ricadono nella direttiva 2009/142/CE, che tratta i generatori alimentati a gas.

Quali impianti devono essere denunciati secondo le indicazioni della raccolta R?

La raccolta R, come già detto nell’introduzione, riguarda i generatori di calore ad acqua calda sotto pressione con temperatura inferiore a 110°C e potenza complessiva superiore a 35Kw.

Per temperature superiori a 110°C si parla di acqua surriscaldata e si deve far riferimento alla Raccolta H.

Invece per quanto riguarda la potenza si deve tenere conto della potenza complessiva dell’impianto, e non del singolo generatore di calore; per esempio se ho un impianto in cui ci sono una caldaia con potenza 34 Kw e un impianto solare con potenza 34 Kw, si devono sommare le potenze e quindi si rientra nella raccolta R.

C’è però un modo per non dover sommare le potenze, in caso di presenza di una barriera idraulica, che impedisce ai fluidi di entrare in contatto, si può tenere conto delle singole potenze, senza fare la somma; uno scambiatore a serpentino per esempio può essere una valida barriera idraulica.

Tipologie di generatori e dispositivi

L’applicativo include generatori con vaso di espansione aperto o chiuso; il generatore può essere singolo, in batteria, modulare o uno scambiatore di calore (fluido primario con T>110°C); il combustibile può essere solido, liquido o gassoso.

La raccolta R indica tre tipologie di dispositivi obbligatori per i generatori:

  • Dispositivi di sicurezza: servono a impedire di superare i valori limite di temperatura e pressione; tra questi ci sono valvola di sicurezza, valvola di intercettazione combustibile ecc.

  • Dispositivi di protezione: servono a proteggere il generatore prima dell’intervento dei dispositivi di sicurezza; tra questi ci sono termostato di regolazione, pressostato di minima ecc.

  • Dispositivi di controllo: servono a tenere sotto osservazione i parametri; tra questi troviamo, termostato, manometro ecc.

Come possiamo aiutarti?

Noi possiamo aiutarti a capire se e cosa devi fare per mettere in regola gli impianti della tua azienda. La burocrazia è sempre molta e si fa presto a sbagliare. La nostra azienda può essere di supporto in tutte le fasi, per garantire il rispetto di tutte le normative.

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