Hai un impianto aria compressa o vapore? potresti non essere a norma!

il titolare rischia procedimenti importanti se l’impianto non è in regola. Molti progettisti ed installatori non sanno che gli impianti aria compressa e vapore vanno denunciati

Basta pensare agli impianti: concentrati sulla tua azienda!

Con il nostro servizio Zero Pensieri Impianti potrai concentrarti sulla tua azienda senza temere di avere impianti ed attrezzature in pressione non a norma o comunque non denunciati: ci occupiamo di tutto noi, dall’ inventario dei macchinari e degli impianti, all’organizzazione delle verifiche periodiche. Questo significa che, come molti nostri clienti, potrai concentrarti sulla tua azienda e svilupparla senza temere verifiche a sorpresa o altro. Inoltre ogni anno viene pianificato un calendario delle manutenzioni e delle verifiche ordinarie e di conseguenza viene fissato un budget di spese per poter pianificare anche finanziariamente questo investimento.

Mi chiamo Fausto Mardegan e sono il titolare della FauMar Group. Nell’ottica di dare un servizio sicuro ai miei clienti ho inserito nel 2005 un ufficio progettazione per seguire le normative, in particolare per gli impianti che facciamo:

  • aria compressa,

  • vapore,

  • combustibili,

  • fluidi tecnici per aziende alimentari.

In questi anni ho scoperto che molte aziende come la tua sono all’oscuro del fatto che esistono normative che regolano questi impianti. Non basta “avere le carte a posto”. Infatti bisogna anche denunciare questi impianti perché se escono gli enti controllori, come lo SPISAL, INAIL, ARPAV e la procedura non è stata eseguita completamente si rischiano provvedimenti importanti come sanzioni amministrative e fermo impianti.

Storia di normale quotidianità aziendale…

…sei in ferie a goderti un pò di meritato riposo e ti arriva una telefona: “Capo, c’è qui l’Inail per fare un controllo alle attrezzature in pressione. Cosa gli dico?”. A questo punto magari gli suggerisci di farli parlare con il responsabile degli impianti, anche se sai che non è sempre la scelta migliore se c’è un ispettore. Alla fine, dopo 4 ore di attesa scopri che se ne sono andati lasciando da pagare qualche migliaio di euro di multa, fermando gli impianti in questione con la promessa che non si possono riattivare fino a che le carte sono tutte a posto e loro verificheranno tutta la procedura. A questo punto torni in azienda bruciandoti le ferie e concentrando tutto il tuo tempo, e quello dei tuoi fidati colleghi a risolvere questo danno:

ti ricordo che se l’impianto aria compressa è spento, eccetto i computer, tutti macchinari rimangono spenti.

Per prima cosa chiami l’installatore che cadendo dalle nubi si difenderà dicendo che devi sentire il progettista.

Naturalmente non c’è un progettista che ha seguito questi impianti, ma chiami lo stesso lo studio che ti segue gli altri progetti. Anche questo cade dalle nubi e ti dirà che lui non ne sa nulla e che non tratta questi impianti. Però si informa da dei suoi colleghi se qualcuno ti può aiutare.

A questo punto ti si accende la lampadina: chi mi ha venduto compressori, serbatoio, essiccatore ne avrà fatti tanti di questi lavori e saprà come fare. Allora lo senti e lui che non aspettava altro ti dice che può aiutarti venendo con un tecnico.

Facciamo un riassunto:

  1. l’installatore ti ha montato un impianto senza preoccuparsi delle norme di riferimento e con atteggiamento irresponsabile ti scarica la palla.

  2. Il progettista, a meno che non siano 10 anni che non viene a trovarti avrà visto gli impianti, e non si è preoccupato di metterti almeno la pulce nell’orecchio? “Ehi capo, ho visto i nuovi impianti in pressione, mi sa che devi denunciarli, ti sei informato?”. Invece niente!

  3. Infine il rivenditore delle macchine che ti ha venduto tutto, non si è preoccupato di seguirti durante la vendita ed installazione dei macchinari ma adesso che sei nella c*c*a ti verrà a spennare con il servizio di pratica documentale.

Sei proprio in un bel guaio, ti sei circondato di professionisti poco professionali, che ne dici?

A questo punto non ti resta che scegliere: o ti fai aiutare da chi non si è dimostrato all’altezza o scegli il nostro servizio Zero Pensiero Impianti.

In cosa consiste “Zero Pensieri Impianti”?

  • Fase 1: Innanzi tutto il nostro esperto negli impianti aria compressa e nelle normative verrà ad effettuare un sopralluogo presso la tua azienda. In questa prima fase eseguiamo un inventario dell’attrezzature e degli impianti, raccogliendo più informazioni, manuali e dati possibile.

  • Fase 2: entro 3 giorni lavorativi ti presentiamo una relazione dello stato di fatto. In questo documento descriviamo per ogni attrezzo

    • se è in linea con le normative

    • se è stato denunciato

    • se necessita di un diario delle manutenzioni

    • quando sarà la prossima verifica periodica, e di che tipo

    • se l’impianto o il macchinario non è a norma.

  • Fase 3: prepariamo la documentazione per l’ente che è venuto a fare il controllo

  • Fase 4: prepariamo un calendario delle verifiche periodiche con relativi controlli

  • Fase 5: ci occupiamo personalmente di tutti i controlli eseguendo internamente manutenzioni, controlli non distruttivi, assistenza al personale per i controlli.

In questo modo la prossima volta che la segretaria ti chiama per dirti che c’è l’Inail (o chi per esso) in azienda per controllare i macchinari la tua risposta sarà:

“Chiama la FauMar Group, abbiamo il servizio Zero Pensieri Impianti, si occuperanno di tutto loro!”

Cosa aspetti? Inviaci una mail con i tuoi dati, noi ti ricontatteremo entro 24h per fissare un appuntamento.