Stai perdendo soldi se hai le condense a perdere!

Se hai un impianto vapore e le condense le butti scarico, allora con loro stai buttando anche i tuoi soldi. In questo articolo ti spiego il perché.

Ciao, mi chiamo Fausto Mardegan e sono il titolare della Faumar Group. Mi occupo dal 2005 di efficienza energetica nelle aziende manifatturiere del triveneto in particolare dove si utilizza vapore, aria compressa, acqua calda e olio diatermico riducendo i consumi documentati fino all’85%.

Cosa sono le condense del vapore?

Ti suggerisco di leggere l’articolo che ho scritto dove descrivo l’impianto vapore. Ti faccio comunque un breve riassunto.

L’impianto vapore è in pratica un circuito chiuso composto da queste fasi con relativi componenti:

  • Vasca di raccolta condense o degasatore: qui viene accumulata l’acqua di alimento del generatore di vapore, formata dalle condense che tornano dal circuito e l’acqua di reintegro

  • Generatore di vapore: una pompa pesca l’acqua dalla vasca di prima e carica il generatore di vapore. Qui grazie al calore l’acqua si scalda ed effettua il passaggio di stato portandosi alla pressione desiderata

  • Utilizzo del vapore: può essere uno scambiatore oppure un iniettore del vapore. In questo secondo caso il vapore va a perdere nel primo caso passa per il

  • Scaricatore di condensa: questo componente sente se il vapore si è condensato e quindi fa passare solo la condensa ottimizzando il funzionamento dell’impianto

  • Quindi la condensa ritorna alla vasca dell’inizio.

Quindi la condensa non è altro che la fase liquida del vapore d’acqua che ha effettuato il passaggio di stato dopo aver ceduto il calore mediante uno scambiatore. Questo fluido è acqua a temperatura di ebollizione con del calore ulteriore: in pratica è una fonte di calore gigantesca.

Immagina: prima dello scambiatore c’è vapore a 5bar e quindi a 154°C circa. Nello scambiatore cede calore e quindi torna acqua ma la temperatura e la pressione rimangono le medesime. Dopo lo scaricatore ho l’acqua di prima a 154°C ma a pressione atmosferica. Come sappiamo l’acqua bolle a 100°C quindi quest’acqua inizia a ritornare ad essere vapore surriscaldato. Naturalmente dopo pochi centimetri ritroveremo un fluido misto acqua/vapore attorno ai 100°C, queste sono le condense!

A cosa mi servono le condense?

Come ho spiegato nell’articolo sul trattamento acqua per i generatori di vapore l’acqua di alimento del generatore di vapore non deve essere fredda perché l’ossigeno disciolto sarebbe troppo elevato e lo shock termico traumatico. Quindi si deve mantenere la temperatura attorno ai 70°C, 110°C se avete un degasatore termofisico. Per scaldare l’acqua senza dover usare vapore o altro basta recuperare gran parte delle condense. In questo modo l’acqua di alimento si riscalda gratuitamente e si evita di trattare ulteriore acqua di reintegro.

Quindi controlla subito se:

  1. Hai scambiatori che funzionano a vapore

  2. Se le condense dei fine corsa e degli scambiatori vengono recuperati

Se non stai recuperando le condense degli scambiatori adesso ti spiego quanti soldi stai buttando con loro

Quanti soldi sto buttando con le condense che non recupero?

Sarò abbastanza preciso con questo esempio:

Supponiamo che hai un generatore di vapore da 1000kg/h (così si fa presto a fare le proporzioni), e utilizzo tutto il vapore con gli scambiatori, ma sto buttando tutte le condense e quindi utilizzo sempre il vapore per scaldare la vasca (stesso concetto se alimento il generatore di vapore con acqua fredda).

Come ho detto prima bisogna cercare di mantenere la temperatura dell’acqua di alimento di almeno 70°C quindi considerando il rendimento del generatore di vapore del 90%

( 1000kg/h x ( 70°C - 10°C ) / 0,9 ) / ( 1000kg/h x 540kcal/kg / 0,9 ) = 11% del combustibile

Per una azienda che spende 100.000€/anno di combustibile per il vapore significa risparmiare 11.000€/anno!

Poi, considerando che su 1000kg/h di condense recuperate circa il 20% evapora, e viene spurgato dal generatore di vapore rimangono 800kg/h di acqua che non dovresti trattare quindi risparmio di sale e prodotti chimici.

Questi sono soldi che puoi tenere in azienda nell’arco di poche settimane, e ha tempi di ammortamento di pochi mesi. Cosa stai aspettando?

Scrivimi e ti ricontatterò entro 12h

Perché scegliere un impianto di recupero condense fatto dalla FauMar?

Innanzi tutto, come leggi, noi studiamo l’impianto interamente: come funziona, le potenze ed i punti di lavoro delle utenze.

  • Dimensioniamo l’impianto di recupero condense considerando il vapore di flash prodotto.

  • Gli ingressi dalle utenze sono costruiti in modo da evitare di allagare scambiatori spenti.

  • Inseriamo componenti per garantire il funzionamento ottimale, mantenendo il comfort dell’impianto almeno come prima dell’intervento.

  • L’impianto è costruito con sostegni e pendenza calcolati per la migliore resa.

  • Utilizziamo materiali idonei alle condense acide, e quindi a garantire un impianto che duri nel tempo come ogni ottimo investimento.

  • Lavoriamo quando si può in funzione delle esigenze del cliente, sicurezza e qualità, quindi anche nei week end e fermi produttivi.

Scrivici con i tuoi dati, ti richiameremo entro 12h per parlare del tuo impianto e come risparmiare!