Legionella: cos'è, dove si trova, perché è pericolosa e come prevenirla

Ogni anno la Legionella è la protagonista della cronaca italiana, scopriamo come proteggerci da questo batterio!

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Ciao, sono Fausto Mardegan e mi occupo di trattamento acque primarie industriali e civili dal 2009, da quando cioè con la Mardegan Fabio abbiamo deciso di supportare i clienti anche su questo aspetto. In questo articolo analizzeremo gli aspetti di questo batterio, Legionella, che ogni anno fa qualche vittima.

Ci impegnano ogni anno ad informare i nostri clienti e con questo articolo anche gli altri, sul problema che risiede nell'acqua, il quale è prevedibile in modo semplice, mediante cioè un trattamento adeguato ed un controllo periodico, inoltre quando progettiamo un impianto lo facciamo tenendo conto anche di questo batterio, come vedrai alla fine.

In questo articolo vedremo:

  • cos'è la Legionella
  • dove vive la Legionella
  • come prevenirla.

Cos'è la Legionella

Innanzitutto la Legionella è un batterio, o meglio è un genere di batteri del quale sono state scoperte ben 50 specie diverse. La più pericolosa e causa del 90% delle morti è la pneumophila. Deve il suo nome ad un epidemia ad un convegno a Philadelphia nel 1976: Legionari Americani. In questo caso ci furono ben 34 morti.

La legionella è un batterio aerobico e si diffonde mediante l'aerosol, cioè quando l'acqua viene distribuita per vaporizzazione come nelle feste in piscina o al mare. Attraverso quindi questo sistema se inspirata viene in contatto con i polmoni che infetta. I soggetti più a rischio sono:

  • bambini
  • anziani
  • probabilmente i fumatori
  • immunodeficienza
  • sesso maschile
  • patologie cronico-degenerative

Il periodo di incubazione è di 2 giorni, ed in 5 si risolve.

 

Dove vive la legionella?

La Legionella vive nell'acqua, in particolare dove l'acqua è stagnante, naturali o artificiali. E' un batterio molto resistente infatti vive tra i 5°C e i 55°C, e con pH tra 5,5 e l'8,1. Altro aspetto fondamentale è che la massima riproduzione è tra i 25°C e i 42°C quindi la temperatura dell'acqua con cui ci laviamo generalmente, soprattutto se ci sono incrostazioni.

Ricapitolando, le situazioni a rischio sono:

  • Impianto di produzione e distribuzione di acqua calda:
    • se c'è un accumulo, o un bollitore e l'acqua rimane ferma per qualche giorno,
    • acqua senza cloro, o senza battericida, ad esempio alimentato con acqua di pozzo,
    • se nell'impianto ci sono tratti ciechi;
  • Impianto di raffreddamento mediante torre evaporativa (e raffreddatole adiabatico): l'acqua cade sull'aria che viene aspirata dal ventilatore e poi produce l'effetto aerosol propagando il vapore nell'aria;
  • Impianti sprinkler: sono impianti antincendio che rimangono fermi per anni, poi in caso di incendio spruzzano acqua nebulizzata che potrebbe contenere legionella
  • Impianti di nebulizzazione in generale
  • Impianti di umidificazione
 

Come prevenire la Legionella

La cosa migliore per evitare la formazione e proliferazione della legionella è quella di progettare l'impianto in modo accorto. Ecco le scelte che abbiamo preso:

  1. evitare dove possibile tubazioni con acqua ferma per più di un giorno, eventualmente attuare un sistema di ricircolo,
  2. per la produzione di acqua calda sanitaria scegliere sempre produzioni istantanee mediante scambiatore a piastre o sistemi pipe-in-tank (scambiatore a serpentino all'interno di un volano che produce istantaneamente acqua calda),
  3. se le 2 sopra non sono possibili attivare e monitorare una delle seguenti opzioni
    1. portare l'intero impianto, o almeno il bollitore se si utilizza giornalmente acqua da tutti i rubinetti, per 2 ore a più di 70°C ogni settimana,
    2. eseguire un trattamento shock con cloro (iperclorazione) a 20ppm per 2 ore periodicamente,
  4. se si utilizza acqua di pozzo, anche a livello civile, verificare periodicamente mediante analisi la presenza batterica ai rubinetti, ed eventualmente valutare un kit di dosaggio cloro all'ingresso della casa,
  5. se si utilizzano sistemi di nebulizzazioni, torri evaporativa o raffreddatori adiabatici trattare adeguatamente l'acqua con battericida e periodicamente eseguire una analisi da laboratorio terzo per verificare che il prodotto funzioni, altrimenti cambiare consulente del trattamento acque.

Ci sono altri sistemi che magari possono essere interessanti per te:

  • Filtrazione UV subito prima dell'utilizzo, in questo modo si esegue un trattamento battericida solo dove serve. Il filtri UV hanno bisogno di corrente, generalmente si lasciano sempre attivi, stando attenti al surriscaldamento. Però bisogna installarlo su ogni utenza.
  • Filtri meccanici molto fini, poco pratici e usa e getta quindi alla lunga molto costosi.
 

P.S.: L'importante è la consapevolezza: valuta attentamente se il tuo impianto ha questa criticità, non nasconderti dietro un preventivo troppo caro, o la crisi, ma agisci. Puoi anche manualmente alzare la temperatura del bollitore a 70°C ogni settimana per poi rimetterla a 50°C dopo 2h. 

Se vuoi una mano per scegliere la soluzione migliore per la tua criticità puoi sempre contattarmi, o scrivere nella chat qui a fianco!