Ciao, ben venuto o ben tornato nella nostra Sala Stampa. In questo articolo ti parlo di un nostro caso studio che ci ha dato molta soddisfazione.

Mi chiamo Fausto e sono il titolare della MF Group, azienda nata dalla Mardegan Fabio Srl dopo la separazione da Fabio Mardegan. Da sempre ci occupiamo di vapore, in particolare di sistemi per aumentare l’efficienza dell’impianto di produzione e distribuzione del vapore nelle aziende manifatturiere.

Come avrai letto nel titolo, l’articolo di oggi parlerà della produzione di vapore gratis, e parlerà di degasatore. Parto con lo spiegare cos’è il degasatore, ti metto anche il link all’articolo completo.

Cos’è il degasatore

Il degasatore è un serbatoio, in questo caso in pressione che raccoglie le condense dell’impianto e non avendo uno sfiato dove il vapore di flash esce raggiunge la pressione di 1 o 2 bar. In questo modo le condense raggiungo temperature superiori ai 100°C e l’ossigeno si dissocia dall’acqua e viene scaricato. L’obbiettivo quindi è limitare o eliminare il dosaggio di deossigenante.

Il problema del cliente

Con una pressione delle condense superiore a quella atmosferica la portata degli scaricatori di condensa diminuisce e quindi anche la portata del vapore stesso. Questo comportava dei problemi al cliente che non riusciva a mantenere un livello produttivo elevato. Così dopo aver sentito vari specialisti ha interpellato noi e dopo qualche mese nel quale abbiamo eseguito dei lavoro di manutenzioni c’è stata l’intuizione.

Per poter aver una soluzione funzionale bisogna capire bene come viene utilizzato l’impianto, in questo caso di distribuzione del vapore. È importante aver una idea reale di quali sono i consumi di vapore durante un periodo di attività, come variano le pressioni, durante il giorno e la settimana.

Voglio fare un ulteriore considerazione prima di proseguire con il nuovo paragrafo. Il cliente aveva appena installato un nuovo generatore di vapore diretto con economizzatore. Questo, ricevendo già acqua a 120°C segnalava un allarme, dato che in uscita dello scambiatore, quando l’alimentazione era ferma, quindi anche l’acqua nell’economizzatore era ferma, questa raggiungeva anche i 165°C. Ma la considerazione più importante è che gli economizzatori sono dimensionati per avere acqua di alimento attorno ai 90°C, ricevendo acqua già a 120°C hanno una diminuzione della resa considerevole.

L’intuizione: utilizzare il vapore di flash prodotto dal degasatore

Il cliente in questione ha un collettore di bassa a pressione, attorno al 1bar, che utilizza per sistemi di riscaldamento di vasche. Questo vapore viene utilizzato tutti i giorni, praticamente tutte le ore, di più d’inverno rispetto all’estate. Sapendo a livello teorico quanto vapore di flash il degasatore può produrre a 1bar, ho fatto verificare al cliente quanto vapore utilizzavano a bassa pressione almeno come stima. I numeri erano idonei: consumavano un pò più vapore rispetto a quello che il degasatore produceva, quindi c’eravamo.

Grazie a questa soluzione il cliente non riduce la produzione del vapore, ma ne aumenta il rendimento dell’intero sistema. Infatti circa il 10% della produzione di vapore viene ora prodotto mediante questa intuizione. L’altro beneficio è che all’economizzatore arriva acqua a 110°C e quindi assorbe più calore dai fumi aumentando il rendimento del generatore di vapore.

Come so se anche la mia azienda può utilizzare questa soluzione avendo il degasatore?

Se stai sfruttando il sistema della degasazione della caldaia, quindi hai un generatore di vapore e recuperi il vapore in degasatore in pressione, termodinamico, ed oltre a questo hai un consumo continuo di vapore a bassa pressione (massimo 1,5bar), allora il sistema si può applicare al tuo impianto. Il tempo di ammortamento è molto interessante e i risultati si vedono subito.

Come faccio ad applicare il recupero del vapore di flash alla mia azienda?

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