Come scegliere tra scambiatore a piastre e scambiatore a serpentino

Scambiatore a piastre o serpentina?

Partiamo a monte: cosa serve per dimensionare e quindi scegliere uno scambiatore?

  • Tipo fluido: acqua, vapore, latte, aria, gas, ecc.
  • Temperature: ingresso e uscita dei due fluidi, e la differenza tra le 4 temperature
  • Portate
  • Potenza 
  • Manutenzioni

Partiamo dall'ultimo aspetto: manutenzioni.

Se non si può trattare l'acqua?

Nel caso in cui non si possa trattare l'acqua, o che il fluido sia particolarmente sporco è consigliabile usare lo scambiatore a serpentina poiché con passaggi più ampi permette allo sporco di non intasare totalmente il tubo, o nel caso il tubo sia ustruito di avere la certezza di ristabilire il flusso iniziale a differenza degli scambiatori a fascio tubiero (infatti in questo caso si potrebbero pulire una parte dei tubi senza averne la sicurezza). In caso di calcare comunque basta usare il Fosfil fino a 60°C o il Disperdente 2001 FDA per temperature superiori a 60°C, e in caso di incrostazione con il Disincrostante 808 in pochi minuti le piastre si puliscono.



Dimensionamento scambiatore a serpentino

Mentre per lo scambiatore a piastre c'è sufficiente bibliografia e programmi di calcolo per il dimensionamento dello scambio termico, per lo scambiatore a serpentina è più complicato. Importante il coefficiente di scambio termico che nel caso dello scambiatore a serpentino deve avere anche 10 volte la superficie di scambio di uno scambiatore a piastre per cui lo scambiatore a serpentino è applicabile nei seguenti casi:

  • Bassa potenza
  • Alto DeltaTLogaritmico (elevata differenza tra la media delle temperature di un fluido e l'altro)
  • Alte portate e bassi scostamenti di temperature

per questo vengono facilmente utilizzati nelle cisterne, serbatoi e volani.