Asciugatura a consumo 0

Buon giorno a tutti, mi scuso per l'ennesima volta per i tempi tra un articolo e l'altro ma purtroppo siamo molto impegnati e per fare un articolo fatto bene ci vuole tempo. Ringrazio subito quanti hanno apprezzato gli articoli esposti fin'ora e che continuano a seguirci. Ricordo di cercarci su Facebook e di seguirci su Twitter per non perdere alcuna notizia.

Veniamo al tema dell'articolo: forno per asciugare a consumo 0.

Questo articolo è il preludio ad un impianto commisionatoci da una lavanderia della zona alla quale abbiamo appunto proposto di sostituire il forno esistente che sfrutta l’irraggiamento tipo nastro radiante con un sistema a convezione che permetta di utilizzare il calore recuperato dai fumi dei generatori di vapore e dal vapore di flash delle condense. Tale cliente ha installate alcune MW produzione di vapore a 10bar dai quali possiamo recuperare quasi 300kW di acqua calda a 90C per far funzionare un forno che ha lo scopo di asciugare in 45 minuti ben 125kg di acqua da capi bagnati. Come sistema è abbastanza banale ed immagino ci abbia pensato già qualcun'altra azienda benché al nostro cliente non sia stato proposto da alcuno. Il nostro plus però rimane l'esperienza che da alla tecnologia la possibilità di aumentare l'efficienza dell'intero sistema. 

Ora infatti vi elencherò alcune novità che stiamo studiando da alcuni mesi:

  1. Superior: sistema di modulazione della portata dei circolatori in funzione del carico termico pensato in modo da non inseguire il set poi bensì di anticiparlo puntualmente aumentando così la resa di almeno un 5% su impianti tarati con criterio e anche del 20% rispetto agli altri.

  2. Verifica istantanea sia di informazioni del processo che dell'ambiente circostante: su questo punto mi soffermo un attimo di più. In un mondo dove il termine 'internet of things' (trad. internet delle cose) sta per venire soppiantato dal termine 'internet of everything' (internet di ogni cosa) la tecnologia cerca di farci capire che ogni cosa può e deve fornirci informazioni utili, così da darci gli strumenti per prendere decisioni sempre più precise. Analizzando quindi le temperature, portate e umidità di tutti i punti più interessanti il sistema decide come affrontare l'istruzione che l'operatore gli pone: asciugare i capi inseriti nel tempo dato; noi aggiungiamo anche consumando il meno possibile. 

  3. Integrazione con l’intero stabilimento: la lavanderia in questione è nostra cliente da sempre, di recente abbiamo installato una pompa di calore acqua-acqua per climatizzare gli uffici con l’acqua osmotizzata di alimento dei generatori di vapore. L’impianto del forno si integrerà a questo ultimo, sia dal punto di vista PLC, infatti utilizzeremo la stessa macchina (serie FX Mitsubishi), sia dal punto di vista dell’impianto cioè bilanciando la produzione di calore gratuito dando priorità al forno ed il surplus cedendolo al riscaldamento della zona produttiva, produzione di acqua calda di processo e riscaldamento uffici.

Per ora non vi anticipo altro. Non vi resta che seguirci per sapere quando verrà attivato l’impianto.

 

Buona continuazione a tutti

Fausto Mardegan